Perfette Riproduzioni di Gioielli Romani, Greci, Macedoni, Mesopotamici, Fenici, Celtiberi, ecc. Riproduzioni di Antiche Monete, Medievali, Greche, Romane
Per Info info@casagrande-tigrino.it
GIOIELLI ROMANI
Anello in oro 920 millesimi. Modello Romano del II° Secolo con Onice su cui è incisa una Dea Alata affiancata da uno scudo che reca il simbolo del Fiore della Vita.
ROMA AMOR ma anche Legio PRIMA. Gioiello realizzato da Marco in occasione di Archeopolis i 2200 anni di Bononia 22 – 25 Settembre. Archeopolis è un progetto nato per celebrare i 2200 anni dalla fondazione di Bologna romana. Nel 189 a.C., nasceva, infatti, la colonia di Bononia, che sarebbe diventata di lì a poco uno dei centri affaccia lungo la via Aemilia (187 a.C.), direttrice di traffici, merci e uomini, allora come ora. In occasione dell’evento il Museo Civico Archeologico di Bologna ha promosso una serie di iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio archeologico della città, da concentrare nei giorni tra il 22 e il 25 sttembre 2011, tra cui conferenze, mostre, attività didattiche e la costruzione di un grande accampamento romano posizionato in piazza Maggiore, con tanto di legionari, armi e macchine da assedio.
Anello d’argento con moneta bolognese (un Bolognino) girevole.
Anche questa nel Bookshop del Museo Civico Archeologico di Bologna.
Collezione di antichi ciondoli di forma fallica portati come amuleti portafortuna.
Ricercatissimo anello in argento in foggia di Corona Turrita.
La corona muraria (latino: corona muralis), detta anche corona turrita quando vi compaiano anche delle torri stilizzate, era una corona utilizzata come onorificenza della Repubblica e dell’Impero romano. La corona era realizzata in oro, in foggia di cinta muraria merlata e turrita. Era una delle maggiori onorificenze militari ed era assegnata solo dopo attenta indagine per individuare a chi spettasse il primato nella scalata delle mura. La corona riprendeva una simbologia di età ellenistica con la quale si usava raffigurare con la corona muraria la dea Tiche, personificazione del destino di una città, assimilabile alla romana dea Fortuna. La corona muraria era anche un attributo proprio della dea Cibele. Tale corona era però realizzata in legno.
GIOIELLI CON RIPRODUZIONI DI MONETE BOLOGNESI MEDIEVALI
Due ricercatissimi ciondoli composti da Antiche Monete Bolognesi. Il ciondolo di destra Ricercatissimo ciondolo in argento è composto da 3 monete tipiche di Bologna che riproducono un Grossone (con San Petriono circondato dalla scritta SAN PETRONIV DE BONONIA, dall’altro lato leone rampante con vessillo circondato dalla scritta BONONIA MATER STUDIORUM), un Quattrino (Leone rampante con vessillo che dietro presenta la scritta BONONIA DOCET in riferimento all’antica Università), un Bolognino (con la scritta BONONI intorno a una A). Il ciondolo di sinistra è composto da 3 monete tipiche di Bologna che riproducono una Lira della Carestia, un Quattrino (Leone rampante con vessillo circondato dalla scritta BONONIA DOCET in riferimento all’antica Università), un Bolognino (con la scritta BONONI intorno a una A). Riguardo alla Lira della Carestia fu coniata sotto il pontificato di Clemente VII dalla Zecca di Bologna, in occasione di una gravissima carestia, accompagnata da pestilenza, utilizzando oro e argento, vasellame e suppellettili preziosi offerti da laici ed ecclesiastici, da confraternite e da conventi, in particolare dal Convento dei Domenicani, che offrirono gli arredi della loro chiesa. Diritto: busto di San Petronio con la città di Bologna ed il pastorale e, sotto, lo stemma di Bologna. Rovescio: cane accucciato a destra con torcia in bocca (simbolo dei Domenicani, “Domini Canes”) e scritta su sette righe in latino EX COLLATO AERE DE REBVS SACRIS ET PRO PHANIS IN EGENO RVM SVBSIDIVM MDXXIX BONONIA.
GIOIELLI ANTICA GRECIA
Rirpoduzione di antica moneta Ateniese da portare come Ciondolo realizzato in Argento. Da un lato la Dea Athena e dall’altro la Civetta con l’olivo e la scritta Atene. Realizzato per la Conferenza di Marco Casagrande dal titolo “Falsando si impara: la riproduzione della moneta per la didattica”, tenutasi al Museo Civico Archeologico di Bologna, il 3 Novembre 2013.
Pendente raffigurante da un lato il Labirinto di Cnosso dall’altro una moneta della Magna Grecia (Statere in argento di Sibari) sul quale vi è inciso un Toro, proveniente dal Museo Civico Archeologico di Bologna.
Ciondolo d’argento con un quarto di Siliqua di Teoderico a nome dell’imperatore Giustino (518-526 d.C.) rinvenuto nell’ambiente 1 dell’edificio tardoantico di Domagnano-Paradiso. La Moneta si può ruotare, così si può scegliere se mettere in evidenza il busto dell’Imperatore d’Oriente Giustino o il monogramma di Teoderico, che si trova sul rovescio.
Realizzazione in oro del Sole di Verghìna, detto anche Stella Argeade o Sole Macedone . Il Sole è una stella simbolica di 16 raggi. Fu dissotterrata nel 1977 durante alcuni scavi archeologici a Verghina, nella regione greca della Macedonia dal professor Manolis Andronikos. Si trovava inciso su uno scrigno dorato posto nelle tombe dei re dell’antico regno macedone e si credette che fosse il simbolo della dinastia argeade dii Filippo II di Macedonia, padre di Alessandro Magno.
Riproduzione di un paio di orecchini greci dal Metropolitan Museum. Forma “semplice”, a sezione tonda, dalla quale si sono poi evoluti sia gli orecchini a navicella greci (di Taranto) sovrabbondanti di meravigliosi fregi ed ornamenti, sia gli orecchini Etruschi con granulazione, foglie, decorazioni, eccetera.
Mini orecchini con Athena Lemnia presenti nel Bookshop del Museo Civico Archeologico
GIOIELLI MESOPOTAMIA
Splendida riproduzione in forma di ciondolo in argento dell’Albero della Vita Mesopotamico!
GIOIELLI FENICI
Favolosa reinterpretazione di una collana Fenicia ispirata a una collana ritrovata a Bisenzio, nella Necropoli dell’Olmo Bello. I Vetri (testina e globi) sono imitazioni di quelli Fenici, provengono dal Medio Oreinte (Siria, Libano) e sono dell’ottocento. Anche la chiusura è ottocentesca, il tutto è realizzato in bronzo.
Bellissima riproduzione in argento di Rasoio Fenicio del III sec. a.C. da indossare come ciondolo. Questo oggetto davvero unico proviene dalla Sardegna. Il manico è lavorato in modo da rappresentare due colli di cigno il cui corpo, con ali spiegate è reso con incisioni. In entrambi i lati sono presenti anche decorazioni floreali, ma da un lato è visibile anche un uomo nell’atto di radersi, mentre nell’altro un anatra stilizzata di profilo.
GIOIELLI GERMAICI, CELTIBERI, UNGARI, SARMATI
Sembra un Cavallino di Dalì e invece è il Cavallino di un antico popolo iranico, i Sarmati. Questo splendido Anello in Argento e Lapislazzuli, è una rivisitazione moderna di un’Ansa di un Vaso del IIIsec. a.C. . Il segno tribale sul fianco è stato riprodotto per chiudere lo spazio tra gli zoccoli. Un’Opera Unica! Ammiriamola da entrambi i lati!
Spilla in argento a forma di Cavallino dei Celtiberi, usato anticamente come fibula. Il buco sotto le zampe posteriori era il foro della molla della fibula. L’originale si trova in Spagna.
Riproduzione di bellissimi Pettini-fermacapelli in argento con Cavallini sulla sommità, provenienti da una Tomba germanica del 100.a.C. nella zona di Francoforte. Chi non vorrebbe poter indossare ai giorni nostri un oggetto così unico, carico di storia e così femminile!
Per gli appassionati di archeologia e riproduzioni antiche, ecco un delizioso ed elegante Cervo Celtico inciso sul castone di un anello in argento.
Finitura di Cavallo di guerriero Ungaro, somigliante a un Cuore trasformata in un pendente in argento. Questo gioiello non era in vendita in occasione della Mostra sugli Ungari al museo Civico Archeologico di Bologna, ma è stato realizzato dopo. In occasione della Mostra, Marco Casagrande ha infatti realizzato una serie di ciondoli, spille e orecchini, ripresi dagli ornamenti degli abiti e delle armi degli Ungari del X e XI secolo. Tutti i gioielli sono stati messi in vendita presso il bookshop del Museo Civico Archeologico di Bologna, tra cui questa splendida Spilla Cavallo in oro e argento.